Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27306 del 12 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:27306PEN

Massima

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Il diritto di critica, pur fondato su fatti veri, può essere esercitato in modo tale da integrare il reato di diffamazione quando, attraverso un deliberato accostamento di circostanze, si realizza una rilevante distorsione del messaggio recato, facendo apparire il soggetto passivo corresponsabile di comportamenti altrui oggetto di biasimo secondo il comune sentire, pregiudicandone così la reputazione. In tali casi, il giudice di merito, valutate le emergenze processuali, può correttamente ritenere integrati gli estremi del delitto di diffamazione, a prescindere dalla mera veridicità dei fatti riferiti, ove questi siano presentati in modo da trasmettere connotazioni negative alla persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DI. FE. RO. N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 03/05/2006 CORTE DI APPELLO di MILANO;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. Marziano Pontin.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza in d…

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