Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 795 del 2016

ECLI:IT:TARNA:2016:795SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudicato amministrativo, una volta formatosi, costituisce un limite invalicabile per l'amministrazione, la quale non può adottare provvedimenti in contrasto con quanto statuito in sede giurisdizionale. Pertanto, l'amministrazione comunale non può ignorare il giudicato formatosi in precedenza sulla medesima vicenda sostanziale, né può riaprire un procedimento amministrativo volto all'accertamento della compatibilità paesaggistica di opere già oggetto di un provvedimento di sanatoria, il cui annullamento sia stato disposto dal giudice amministrativo. L'amministrazione è tenuta a dare piena esecuzione al giudicato, senza poter adottare ulteriori provvedimenti in contrasto con le statuizioni ivi contenute, a pena di illegittimità degli atti adottati. Il principio di intangibilità del giudicato amministrativo, quale espressione del più ampio principio di certezza del diritto, impone all'amministrazione di conformarsi alle decisioni giurisdizionali definitive, senza poter rimettere in discussione quanto in esse statuito. Ciò vale anche nel caso in cui l'amministrazione ritenga di dover acquisire un parere vincolante da parte di un'autorità terza, come la Soprintendenza, poiché il giudicato amministrativo prevale su qualsiasi altro provvedimento successivo, essendo dotato di forza preclusiva e vincolante nei confronti della stessa amministrazione che lo ha subito. L'amministrazione non può, pertanto, ignorare il giudicato amministrativo e adottare provvedimenti in contrasto con esso, neppure qualora ritenga di dover acquisire un parere vincolante da parte di un'autorità terza, in quanto ciò determinerebbe una violazione del principio di intangibilità del giudicato.

Sentenza completa

N. 03056/2014
REG.RIC.

N. 00795/2016 REG.PROV.COLL.

N. 03056/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3056 del 2014, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa, per mandato a margine dell’atto introduttivo del giudizio, dagli avv. ti Drusilla de Nicola e ((omissis)), con domicilio eletto in Napoli, corso Umberto I, n. 259 presso lo studio dell’avv. ((omissis));

contro

Comune di Sorrento, in persona del Dirigente del III Dipartimento,
rappresentato e difeso, per mandato in calce all’atto di costituzione in giudizio ed in virtù di apposita determina dirigenziale, dall’avv. ((omissis)) dell’Avvocatura comunale, con domicilio, ex art. 25 c.p.a. (e tale già direttamente ind…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.