Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36523 del 10 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36523PEN

Massima

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Il ricorso avverso l'ordinanza di conferma della custodia cautelare in carcere per il reato di concorso nell'estorsione è inammissibile poiché i motivi sono manifestamente infondati e diversi da quelli consentiti. Il Tribunale ha adeguatamente motivato sulla sussistenza degli elementi costitutivi del reato di estorsione, evidenziando la correlazione temporale tra i singoli episodi di fatto, quali furti con restituzione a pagamento, offerta di guardiania, danneggiamenti dopo l'interruzione dei pagamenti periodici, minacce esplicite e condotte di guida incalzante, che nel loro complesso integrano il reato contestato. Inoltre, il Tribunale ha condiviso la valutazione del GIP circa l'aggravante del metodo mafioso, rilevando la "connotazione decisamente mafiosa" della pretesa di ottenere il "pizzo" per evitare gli episodi negativi, non solo nella sua oggettività ma anche nella consapevole prospettazione soggettiva quale "referente di zona", assistita da minacce esplicite presentate non quale soggetto agente in autonomia, ma con toni ed espressioni evocativi di una pluralità di soggetti coordinati o coordinabili. Pertanto, le censure del ricorrente si risolvono nella mera sollecitazione di una preclusa rivalutazione del materiale probatorio, non essendo ravvisabili i vizi di legittimità che soli rilevano ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e), c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) NO. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 476/2011 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 02/05/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. SELVAGGI Eugenio per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. MARI per l'accoglimento.

RAGIONI DELLA DECISIONE

1. Avverso l'ordinanza con cui i…

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