Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23083 del 29 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:23083PEN

Massima

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Il provvedimento di ricusazione del giudice è inammissibile quando i motivi invocati non trovano riscontro in rapporti personali estranei al processo ed ancorati a circostanze oggettive, ma si riferiscono esclusivamente alla condotta endoprocessuale del magistrato, la quale può assumere rilievo solo quando presenti aspetti talmente anomali e settari da costituire sintomatico momento dimostrativo di una inimicizia maturata all'esterno. Il normale esercizio dei doveri processuali da parte del giudice, come l'emissione di un decreto che dispone il giudizio, non può essere considerato azione in odio all'imputato e non integra, pertanto, un valido motivo di ricusazione. L'inammissibilità del ricorso per manifesta infondatezza della richiesta di ricusazione deve essere dichiarata con procedura camerale "de plano", in conformità con l'orientamento giurisprudenziale consolidato della Corte di Cassazione. In tali casi, il ricorrente può essere condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende, in ragione dei profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 28/11/2014 della Corte d'appello di l'Aquila, sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero in persona del Sostituto

Procuratore generale, dott. GAETA Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinan…

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