Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27664 del 20 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:27664PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato in termini di attualità e concretezza, desumibili non solo dalla gravità e modalità delle condotte contestate, ma anche dalla personalità dell'indagato, dal suo pregresso giudiziale e dal suo comportamento in relazione all'osservanza di eventuali precedenti misure cautelari. Il giudizio prognostico sulla persistenza del "periculum libertatis" non richiede la previsione di una specifica occasione per delinquere, essendo sufficiente la valutazione di una generalizzata e attuale inaffidabilità dell'indagato, tale da rafforzare in concreto il rischio di reiterazione di reati della stessa specie, anche quando le condotte contestate siano risalenti nel tempo. La motivazione del provvedimento cautelare è censurabile in sede di legittimità solo ove risulti manifestamente illogica o carente dei necessari passaggi logici, senza che sia consentito al giudice di legittimità procedere a una nuova o diversa valutazione degli elementi indiziari o a un diverso esame degli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Brescia del 02/04/2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa TUDINO Alessandrina;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa LORI Perla, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 2 aprile 2019, il Tribunale del riesame di Brescia ha rigettato…

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