Cassazione penale Sez. V sentenza n. 57722 del 28 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:57722PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di furto aggravato dalla violenza sulle cose si configura quando l'agente, al fine di impossessarsi di beni altrui, utilizza mezzi idonei a danneggiare o distruggere le cose sottratte, come il taglio di cavi o la rimozione forzata di elementi strutturali. La sussistenza di tale aggravante non è esclusa dalla circostanza che i beni sottratti si trovassero in una struttura apparentemente abbandonata, in quanto il possesso di strumenti atti allo scasso e l'asportazione con violenza di parti della struttura denotano l'intento di impossessarsi indebitamente della refurtiva. Inoltre, la mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivata dalla presenza di precedenti penali a carico dell'imputato e dalla pena già prossima al minimo edittale. Tuttavia, la confisca del veicolo utilizzato per il trasporto della refurtiva deve essere adeguatamente motivata, in particolare laddove il veicolo appartenga a un soggetto estraneo al reato, non essendo sufficiente il mero nesso di strumentalità tra il bene e il reato commesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A. - Presidente

Dott. CATENA Rossel - Rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Palermo emessa in data 30/09/2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamente alla disposta confisca.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Palermo c…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.