Consiglio di Stato sentenza n. 3968 del 2007

ECLI:IT:CDS:2007:3968SENT

Massima

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Il decreto di occupazione d'urgenza ai sensi dell'art. 22-bis del D.P.R. n. 327/2001 può essere legittimamente adottato senza la necessità di una specifica motivazione sulle ragioni di urgenza, qualora il numero dei destinatari della procedura espropriativa sia superiore a 50, in quanto tale circostanza, di per sé, è ritenuta dal legislatore idonea a giustificare l'occupazione anticipata del bene, in deroga al regolare procedimento di determinazione provvisoria dell'indennità di espropriazione. Ciò in quanto l'espletamento di tale procedimento in relazione a un elevato numero di proprietari espropriandi rischierebbe di ritardare eccessivamente l'effettiva esecuzione dell'opera pubblica, la cui pubblica utilità, urgenza e indifferibilità sono già state previamente accertate. Pertanto, il decreto di occupazione d'urgenza in tali ipotesi deve solo indicare il numero dei destinatari della procedura espropriativa, senza necessità di ulteriori specifiche motivazioni in ordine all'urgenza, essendo questa presunta dal legislatore in ragione della complessità della procedura. Tale interpretazione trova conferma nella ratio della norma, volta a consentire una più celere realizzazione delle opere pubbliche di particolare rilevanza, come quelle previste dalla legge n. 443/2001 (c.d. "legge obiettivo"), senza che ciò possa ritenersi in contrasto con il diritto di difesa del proprietario espropriato, il quale mantiene comunque la possibilità di contestare la determinazione provvisoria dell'indennità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Quarta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello iscritto al NRG 2792 dell'anno 2007 proposto da Au. Pe. L'It. S.P.A., in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa dagli avvocati Ma. Sa. e Gi. Ru., con i quali è elettivamente domiciliata in Ro., viale Pa., n. (...) (presso lo studio del primo);
contro
Be. Fr., rappresentato e difeso dagli avvocati Ma. Vi. e Pa. Pa., con i quali è elettivamente domiciliato in Ro., via Ap. n. (...) (presso lo studio del primo);
e nei confronti di
A.N.A.S. S.p.A., in persona del presidente in carica, rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici è domiciliata in Ro., via De. Po., n. (...);
per l'annullamento
della sentenza del Tribunale amministrativo regionale la Toscana, sez. III, n. 262 del 5 marzo 2007;
Visto …

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