Il ricovero ospedaliero dell'imputato non comporta di per sé l'impossibilità di comparire all'udienza, essendo necessario che la certificazione medica prodotta dimostri in modo specifico e dettagliato l'esistenza di un legittimo impedimento tale da impedire la partecipazione al processo. Il giudice di merito può legittimamente disattendere un certificato medico ai fini della dichiarazione di contumacia, qualora la motivazione sia immune da vizi logici e la certificazione non contenga elementi sufficienti a comprovare l'assoluta impossibilità di comparire. Inoltre, il provvedimento con cui il giudice dichiara la contumacia anziché disporre il rinvio dell'udienza richiesto dal difensore per legittimo impedimento dell'imputato non è autonomamente impugnabile, trovando applicazione il regime dettato dall'art. 420-ter, comma 2, c.p.p., secondo cui il giudice non è tenuto a svolgere ulteriori accertamenti, ma può semplicemente ritenere non attendibile la sussistenza del dedotto impedimento.