Il rilascio dell'autorizzazione comunale per l'installazione di impianti pubblicitari, disciplinata dal D.Lgs. n. 507/1993 e dal Codice della Strada, assolve anche alle esigenze di tutela urbanistico-edilizia, senza la necessità di un ulteriore titolo abilitativo edilizio ai sensi del D.P.R. n. 380/2001. La normativa speciale in materia di pubblicità, che prevede obblighi di pianificazione e programmazione generale da parte dei Comuni, è volta a tutelare gli interessi pubblici connessi all'assetto del territorio e delle sue caratteristiche abitative, estetiche, ambientali e di viabilità, rendendo superflua la duplicazione del sistema autorizzatorio e sanzionatorio. Pertanto, l'ordine di rimozione di impianti pubblicitari adottato dal Comune sulla base della disciplina edilizia, anziché ai sensi dell'art. 24, comma 3, del D.Lgs. n. 507/1993, è illegittimo. La valutazione degli interessi urbanistico-edilizi deve essere effettuata nell'ambito del procedimento di rilascio dell'autorizzazione prevista dalla normativa speciale in materia di pubblicità, con la conseguenza che tale autorizzazione potrà essere negata solo ove l'installazione risulti incompatibile con tali interessi.