Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7919 del 18 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:7919PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, è tenuto a esaminare in modo specifico e analitico gli elementi di prova acquisiti, senza limitarsi a considerazioni astratte o assertive, ma illustrando in modo chiaro e logico le ragioni per le quali ritiene che tali elementi non siano idonei a integrare il quadro indiziario richiesto dalla legge. Il provvedimento del giudice del riesame deve pertanto contenere una motivazione congrua e logicamente coerente, che dia conto dell'esame puntuale di tutti gli elementi di prova rilevanti ai fini della valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, senza omettere di considerare circostanze e dati di fatto essenziali per la corretta ricostruzione del quadro probatorio. Il mancato esame analitico degli elementi di prova e l'assenza di una motivazione adeguata e specifica integrano un vizio di legittimità del provvedimento, che deve essere dichiarato inammissibile per carenza di specificità dei motivi di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. CASSANO Margheri - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI L'AQUILA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 262/2012 TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA, del 11/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

sentite le conclusioni del PG Dott. Cedrangolo Oscar, che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. L'11 giugno 2012 il Tribunale del…

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