Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 26985 del 20 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:26985PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere, disposto dal giudice nei confronti di un indagato, può essere confermato dal Tribunale del Riesame, ma tale conferma perde di efficacia e determina l'inammissibilità del relativo ricorso per cassazione qualora, all'esito del giudizio di merito, l'imputato venga assolto in relazione ai fatti per i quali era stata applicata la misura cautelare, in quanto in tal caso viene meno l'interesse del ricorrente alla trattazione del gravame. In tali ipotesi, non sussistono i presupposti per la condanna del ricorrente alle spese processuali o all'irrogazione di una pena pecuniaria, atteso che la rinuncia all'impugnazione è conseguita alla piena soddisfazione dell'interesse per la cui tutela il ricorso era stato proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. VITELLI CASELLA Luca - Consigliere

Dott. GRASSO G. - rel. Consigliere

Dott. DOVERE Salvator - Consigliere

Dott. DELL'UTRI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 946/2012 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 08/11/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRASSO GIUSEPPE;

sentite le conclusioni del PG Dott. FODARONI Giuseppina la quale ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile.

FATTO E DIRITTO

1. Il G.I.P. del Tribunale di Palmi, con provvedimento del 10/10/2012, applico' la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti…

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