Il rinnovo automatico delle concessioni demaniali marittime previsto dall'art. 10 della legge n. 88 del 2001 si applica esclusivamente alle concessioni sorte sulla base della nuova disciplina e non alle diverse concessioni rilasciate secondo la previgente normativa, la quale richiedeva la pubblicizzazione della procedura relativa al rinnovo al fine di consentire la conoscenza del presupposto notiziale e l'effettiva par condicio concorrenziale. Pertanto, il mancato rinnovo formale di concessioni demaniali marittime rilasciate in base alla normativa previgente, scadute alla data del 31 dicembre 2001 e mai rinnovate, comporta la decadenza delle stesse, non trovando applicazione la proroga ex lege prevista dall'art. 1, comma 18, della legge n. 25 del 2010 di conversione del d.l. n. 194 del 2009, in quanto tali concessioni non risultavano "in essere" alla data di entrata in vigore di tale disposizione. L'amministrazione, nel negare la proroga richiesta e avviare il procedimento per la declaratoria di decadenza, ha correttamente applicato la normativa vigente, senza che possa essere ravvisato alcun difetto di istruttoria o violazione di affidamento legittimo, atteso che i concessionari non hanno prodotto la documentazione richiesta ai fini dell'avvio del procedimento di rinnovo. Il mutamento di indirizzo dell'amministrazione, motivato dal richiamo alla nota dell'Agenzia del Demanio che ha dichiarato l'illegittimità del rinnovo automatico delle concessioni, non può essere censurato in quanto conforme al dato normativo.