Il rinnovo dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA) relativa a un impianto di trattamento meccanico-biologico di rifiuti urbani non pericolosi è legittimo anche in presenza di un vincolo archeologico sopravvenuto, in quanto l'AIA originaria del 2010 deve ritenersi valida ed efficace, non essendo stata annullata nei termini di decadenza. Il rinnovo dell'AIA non è precluso dal sopravvenuto vincolo archeologico, in quanto il titolo abilitativo all'esercizio dell'impianto, essendo stato rilasciato legittimamente prima dell'apposizione del vincolo, non può essere successivamente paralizzato da quest'ultimo. Il principio di tutela dell'affidamento e della certezza dei rapporti giuridici consolidati prevale sulla sopravvenienza del vincolo, in assenza di una specifica previsione normativa che disponga diversamente. Inoltre, l'impianto TMB non interferisce con la qualità delle acque sotterranee contaminate dalla pregressa attività di discarica, non costituendo una fonte di ulteriore inquinamento, sicché il rinnovo dell'AIA non viola il principio di precauzione.