Cassazione penale Sez. III sentenza n. 32323 del 2 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:32323PEN

Massima

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Il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci (art. 517 c.p.) tutela l'ordine economico e la correttezza commerciale nella circolazione dei beni, essendo sufficiente, ai fini della sua configurabilità, la mera imitazione del marchio o segno distintivo, non necessariamente registrato o riconosciuto, purché idonea a trarre in inganno l'acquirente sull'origine, qualità o provenienza del prodotto da un determinato produttore. Il pericolo di confusione nel soggetto acquirente si verifica anche attraverso un esame frettoloso e superficiale del prodotto messo in vendita, secondo il parametro del consumatore di media diligenza, a prescindere dall'effettiva indicazione della provenienza estera del bene. Pertanto, il sequestro preventivo di prodotti che replicano in modo ingannevole le caratteristiche di beni tutelati dal patrimonio culturale immateriale, senza richiamo evidente alla loro effettiva origine estera, è legittimo in quanto volto a prevenire la messa in circolazione di merci idonee a indurre in errore il consumatore sulla provenienza e qualità del prodotto. Ciò anche in assenza di una specifica prova che ciascun esemplare rechi l'indicazione della provenienza asiatica, essendo sufficiente che l'aspetto complessivo del bene sia tale da poter trarre in inganno il consumatore medio sulla sua effettiva origine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/01/2022 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Claudio Cerroni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Pratola Gianluigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per la ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.…

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