Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6515 del 13 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:6515PEN

Massima

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Il giudice di appello, quando gli viene denunciata la carenza di motivazione o la mancanza di pronuncia su un punto segnalato dalla parte, non può annullare il provvedimento impugnato, attribuendosi un potere riconosciuto solo alla Corte di Cassazione, ma deve decidere nel merito, sanando i difetti della motivazione. Pertanto, il giudice di appello, nel caso in cui la sentenza di primo grado sia stata impugnata per vizio di motivazione, ha il dovere di integrare l'apparato argomentativo, valutando nel merito le censure difensive, senza poter annullare il provvedimento. Ciò in quanto il giudice di appello, quale giudice di merito, non può sostituirsi alla Corte di Cassazione nell'esercizio del potere di annullamento, ma deve decidere la causa, colmando le lacune motivazionali denunciate. Tale principio, ormai pacifico e consolidato nella giurisprudenza di legittimità, mira a garantire il rispetto del principio del doppio grado di giurisdizione e a evitare che il giudice di appello eluda il proprio dovere di decidere nel merito, abdicando a tale funzione in favore di un mero annullamento. Pertanto, il giudice di appello, investito di un'impugnazione per vizio di motivazione, non può esimersi dal pronunciarsi nel merito, ma deve integrare la motivazione, valutando le censure difensive e adottando la decisione che ritenga corretta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

TR. Sa. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 12-2-08 dalla Corte di appello di Messina.

Visti gli atti, la sentenza denunciata ed il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MONETTI Vito, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

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