Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9701 del 3 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:9701PEN

Massima

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Il reato di rissa non è configurabile quando l'imputato si sia limitato a reagire ad un'offesa altrui in legittima difesa, ma è integrato quando egli abbia partecipato attivamente alla colluttazione con la volontà di reciproca sopraffazione, a prescindere dall'iniziale atteggiamento di mera reazione. L'esimente della legittima difesa, infatti, non è mai invocabile per il reato di rissa, essendo ben diverso l'atteggiamento di chi si limita a difendersi da quello di chi partecipa attivamente alla rissa aggredendo gli avversari. Pertanto, anche qualora l'imputato avesse inizialmente reagito ad un'offesa altrui, egli non può invocare la scriminante della legittima difesa se, in seguito, ha preso parte alla colluttazione allo stesso modo degli altri partecipanti e con la volontà di reciproca sopraffazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 08/01/2008 CORTE APPELLO di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FEDERICO RAFFAELLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

La Corte d'Appello di Catania, con sentenza dell'8.1…

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