Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8573 del 25 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:8573PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991 per il reato di estorsione continuata può essere desunta non solo dalle modalità della condotta delittuosa, ma anche dall'operatività dell'indagato nell'ambito di un sodalizio mafioso, come comprovato da elementi quali l'ordinanza di custodia cautelare emessa nei suoi confronti per il reato di cui all'art. 416-bis c.p. e le dichiarazioni della persona offesa che lo hanno indicato come esponente di spicco di un clan camorristico. La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere per i reati di criminalità organizzata, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p., può essere superata solo in presenza di elementi concreti e specifici che dimostrino l'insussistenza delle esigenze cautelari, senza che il giudice sia tenuto a motivare ulteriormente l'applicazione di tale misura cautelare in assenza di tali elementi, come l'incensuratezza dell'indagato o il decorso del tempo dalla commissione del reato. Il termine di durata delle indagini preliminari, la cui scadenza determina l'inutilizzabilità degli atti successivi, decorre non dalla generica iscrizione della notizia di reato, ma solo dalla successiva iscrizione del nome della persona cui il reato è attribuito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PA. Au. , n. (OMESSO) il (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 18 agosto 2008 dal Tribunale di Napoli;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAMMINO Matilde;

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, Sost. Proc. Gen. Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

sentito il difensore avv. SCHETTINO Annibale del fo…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.