Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11660 del 27 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:11660PEN

Massima

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La diffamazione commessa attraverso comunicazioni telematiche, anche se non contenenti espressioni univocamente offensive, integra il reato di cui all'art. 595 c.p. quando le espressioni utilizzate siano socialmente riconosciute come denigratorie della reputazione altrui, specie se provenienti da soggetti di elevato livello culturale, in assenza di elementi concreti che escludano la consapevolezza dell'offensività della condotta e l'intenzionalità della stessa, essendo il reato di diffamazione connotato dal dolo generico. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato di diffamazione, non è tenuto a una specifica indagine sull'elemento psicologico del reato quando le espressioni utilizzate siano socialmente riconosciute come denigratorie, in quanto in tali casi deve presumersi la consapevolezza dell'offensività della condotta e l'intenzionalità della stessa, salvo la presenza di concreti elementi di segno contrario. Inoltre, l'obbligo di fornire informazioni sulla cessazione di una collaborazione professionale non legittima l'utilizzo di espressioni che, pur non essendo univocamente offensive, siano comunque riconosciute come denigratorie della reputazione altrui.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCALERA Vito - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 8725/2009 CORTE APPELLO di ROMA, del 07/07/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/02/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

Udito il PG in persona del sost. proc. gen. dott. S. Spinaci, che ha concluso per l'annullamento con rinvio;

udito il difensore, prof. Avv. (OMISSIS), che, illustrando i motivi d…

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