Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 53306 del 23 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:53306PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti mediante il metodo della "spaccata" può essere configurato quando emergono elementi fattuali indicativi di un programma criminoso stabile tra più soggetti, quali l'indeterminatezza del programma criminoso, tale da consentire agli associati l'assorbimento di un cambio repentino del "bersaglio", la manifestazione di una affectio societatis desumibile dal sostegno reciproco e dalle rassicurazioni incrociate tra gli indagati a seguito della commissione dei singoli reati fine, nonché il modus operandi che rivela l'esistenza a monte di una pianificazione rilevante, tale da richiedere un nucleo di soggetti stabilmente impegnati in essa per garantirne l'attuazione e il buon esito. Tali elementi, unitamente alla gravità dei fatti, alla reiterazione ravvicinata degli episodi criminosi, all'elevato allarme sociale ingenerato e ai consistenti danni economici prodotti, nonché alla personalità del soggetto, gravato da numerosi precedenti penali, possono giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione del concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato, non potendo gli arresti domiciliari, anche se assistiti da presidio elettronico, garantire un adeguato e continuo controllo sul soggetto atto a precludere la reiterazione di analoghe condotte criminose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Presidente

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - rel. Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (OMISSIS);
avverso la ordinanza 781/2017 del TRIBUNALE del RIESAME di CATANIA in data 24/04/2017;
visti gli atti;
fatta la relazione dal Cons. Dott. Gabriella CAPPELLO;
sentite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. ROMANO Giulio, il quale ha chiesto il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale del riesame di Catania ha annullato - limitatamente al riconosciuto ruolo apicale contestato al capo 1) della incolpazione provvisoria - l'ordinanza con l…

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