Cassazione penale Sez. I sentenza n. 52005 del 14 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:52005PEN

Massima

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La violazione delle prescrizioni inerenti alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, anche in assenza dell'inosservanza dell'obbligo di soggiorno, integra il delitto previsto dal D.Lgs. n. 159 del 2011, art. 75, comma 2, e non la mera contravvenzione di cui all'art. 650 c.p. Tale disposizione, che riproduce la previgente L. n. 1423 del 1956, art. 9, punisce come delitto qualunque tipo di inosservanza, sia degli obblighi che delle prescrizioni, inerenti alla sorveglianza speciale qualificata, essendo finalizzata al controllo delle persone ritenute pericolose per la sicurezza pubblica. La consapevolezza della violazione delle prescrizioni può desumersi anche dal tentativo di darsi alla fuga al momento dell'accertamento della condotta, non essendo necessario che il dolo del reato sia specificamente dedotto nei motivi di appello. La violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale, anche se non accompagnata dall'inosservanza dell'obbligo di soggiorno, integra pertanto il delitto di cui al D.Lgs. n. 159 del 2011, art. 75, comma 2, in quanto finalizzata a vanificare le norme poste a tutela della sicurezza pubblica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Presidente

Dott. NOVIK Adet T. - Rel. Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/06/2016 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Novik Adet Toni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. Aniello Roberto che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza pronunciata il 7 giugno 2016, la Corte di appello di Venez…

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