Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34710 del 5 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:34710PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La custodia cautelare in carcere può essere legittimamente applicata nei confronti di un soggetto gravemente indiziato di far parte di un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dalla disponibilità di armi e dall'utilizzo di metodi mafiosi, quando il quadro indiziario, desunto dalle risultanze delle intercettazioni ambientali e dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, consente di individuare il contributo specifico e consapevole dell'indagato all'attività criminosa, il suo ruolo direttivo nell'organizzazione e la concreta e attuale pericolosità sociale, tali da giustificare l'adozione della misura più afflittiva in ragione del pericolo di reiterazione di condotte della stessa specie e dell'esigenza di recidere i forti legami con il contesto criminale di appartenenza. In tali ipotesi, la presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia in carcere, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per i reati associativi in materia di stupefacenti, può essere superata soltanto in presenza di elementi concreti che dimostrino l'insussistenza del pericolo, non essendo sufficiente la mera genericità o risalenza nel tempo delle condotte contestate o la natura de relato delle dichiarazioni accusatorie, quando il compendio indiziario nel suo complesso consente di ricostruire in modo dettagliato il ruolo e le attività svolte dall'indagato nell'ambito dell'associazione criminosa, anche attraverso il riscontro delle conversazioni intercettate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia An - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS) l'(OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/3/2016 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIORDANO Emilia Anna;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso;
uditi per il ricorrente i difensori, avv. (OMISSIS) e (OMISSIS), che hanno concluso chiedendo l'ac…

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