Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46702 del 18 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:46702PEN

Massima

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Il delitto di cui all'art. 474 c.p. (commercio di prodotti con segni falsi) è configurabile anche in presenza di una contraffazione grossolana, in quanto l'interesse giuridico tutelato è la pubblica fede in senso oggettivo, intesa come affidamento dei cittadini nei marchi o segni distintivi che individuano le opere dell'ingegno o i prodotti industriali e ne garantiscono la circolazione, e non l'affidamento del singolo acquirente. Pertanto, ai fini dell'integrazione del reato, non è necessaria la realizzazione di una situazione tale da indurre il cliente in errore sulla genuinità del prodotto, essendo sufficiente la semplice detenzione per la vendita di prodotti recanti marchio contraffatto. Il delitto di ricettazione (art. 648 c.p.) e quello di commercio di prodotti con segni falsi (art. 474 c.p.) possono concorrere, in quanto le fattispecie incriminatrici descrivono condotte diverse sotto il profilo strutturale e cronologico, tra le quali non può configurarsi un rapporto di specialità. Inoltre, l'avvenuto riconoscimento della recidiva reiterata comporta l'elevazione dei termini di prescrizione ad oltre 20 anni, non decorsi dalla data di ricezione degli oggetti contraffatti. Infine, la negazione dell'attenuante di cui al capoverso dell'art. 648 c.p. può essere giustificata dall'elevato numero di prodotti contraffatti posti in vendita, sintomatico anche del valore dei medesimi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. PACILLI G. A. R. - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/06/2018 della CORTE di APPELLO di LECCE;
visti gli atti, la sentenza, il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PARDO IGNAZIO;
udito il Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)) che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con sentenza in data 6 giugno 2018, la corte di appello di Lecce confermava la sentenza del tribunale monocratico di Lecce del 12 giugno …

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