Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20951 del 27 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:20951PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di un bene intestato fittiziamente a un soggetto, ma nella disponibilità effettiva di altri individui, è legittimo quando risulti accertato che il titolare formale non dispone di mezzi economici sufficienti per l'acquisto e che il reale esborso è stato sostenuto dai soggetti in rapporti di convivenza o parentela con il medesimo, i quali non sono in grado di giustificare la provenienza lecita delle risorse impiegate. In tali casi, la confisca è disposta in quanto il bene, pur formalmente intestato al prestanome, costituisce in realtà il frutto di attività illecite o di reimpiego di proventi di origine criminosa da parte dei reali proprietari. La motivazione del provvedimento di confisca deve dare conto in modo esaustivo di tutti gli elementi fattuali e probatori che inducono a ritenere fittizia l'intestazione e a ricondurre la disponibilità effettiva del bene ai soggetti proposti per l'applicazione della misura di prevenzione, senza che possano essere accolte mere allegazioni difensive volte a reinterpretare in modo alternativo i medesimi dati di fatto già valutati dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 23/01/2020 della CORTE APPELLO di TORINO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Roberto Binenti;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Birritteri Luigi, che ha chiesto di chiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Torino, con il provvedimento indicato in epigrafe confermava, per quanto qui di interesse, la pronunzia di primo grado emessa dal Tribunale …

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