Cassazione penale Sez. III sentenza n. 35420 del 23 agosto 2023

ECLI:IT:CASS:2023:35420PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia ex art. 572 c.p. si configura quando l'agente, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, tiene abitualmente nei confronti dei familiari conviventi un atteggiamento violento e vessatorio, caratterizzato da ingiurie, percosse e minacce, anche in assenza di un intento prevaricatore unilaterale, purché le condotte siano idonee a cagionare sofferenze fisiche e morali tali da determinare uno stato di soggezione e prostrazione della vittima. La reciprocità delle offese non esclude la configurabilità del reato, essendo sufficiente che l'agente abbia consapevolmente posto in essere condotte gravemente pregiudizievoli per l'integrità fisica e psichica dei familiari. Il reato di violenza sessuale ex art. 609-bis c.p. si realizza quando l'agente, con violenza o minaccia, costringe la vittima a subire atti sessuali, anche se commessi in contesti familiari e in assenza di segni evidenti di violenza fisica, purché risulti provata la mancanza di consenso della persona offesa, desumibile dalle modalità e dalle circostanze concrete del fatto. La determinazione della pena, anche in caso di applicazione della continuazione, deve tenere conto della gravità complessiva dei reati commessi, della loro abitualità e della particolare vulnerabilità delle vittime, senza che sia necessaria una puntuale motivazione quando la pena irrogata risulti inferiore alla media edittale. Il risarcimento del danno non patrimoniale subito dalla parte civile, in ragione della gravità delle condotte e del pregiudizio arrecato, può essere liquidato in via equitativa, senza necessità di analitica indicazione dei criteri di calcolo, purché la motivazione dia conto dei fatti materiali e del percorso logico seguito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LIBERATI Giovanni - Presidente

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/04/2022 della Corte di appello di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANDRONIO ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa GUERRA Mariaemanuela, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udita, per la parte civile, l'avv. (OMISSIS), che ha depositato conclusioni scritte …

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