Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20449 del 9 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:20449PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato si configura quando più soggetti, anche senza una preventiva intesa, partecipano consapevolmente e volontariamente all'esecuzione di un fatto criminoso, ciascuno apportando il proprio contributo causale, anche se in misura diversa, alla realizzazione dell'evento. La chiamata di correità della persona offesa, unitamente ai riscontri probatori come i tabulati telefonici che attestano la presenza degli imputati nel luogo e nei giorni del fatto, costituiscono elementi idonei a fondare la responsabilità penale per concorso nel reato, anche in assenza di una partecipazione diretta all'esecuzione materiale del fatto. Il tentativo di reato si configura quando l'azione delittuosa, pur essendosi arrestata prima del verificarsi dell'evento, non è stata interrotta per libera determinazione dell'agente, ma per fattori esterni che ne hanno impedito il compimento. Pertanto, non è configurabile la fattispecie della desistenza volontaria, ma quella del tentativo, quando l'azione criminosa si sia interrotta non per iniziativa dell'agente, ma per circostanze indipendenti dalla sua volontà. Ai fini della determinazione della pena, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle circostanze aggravanti e attenuanti, nonché nella quantificazione della pena-base e degli aumenti per continuazione, essendo sufficiente una motivazione sintetica che richiami i criteri di cui all'art. 133 c.p. quando la pena non si discosti eccessivamente dai minimi edittali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/02/2017 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere IGNAZIO PARDO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SALZANO FRANCESCO che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.
Udito il difensore avv.to (OMISSIS) per (OMISSIS) e (OMISSIS) che si riporta ai motivi di …

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