Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 5747 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:5747SENB

Massima

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L'ordine di demolizione di un manufatto edilizio non può essere legittimamente adottato in assenza di una chiara e comprovata responsabilità del soggetto a cui viene imputata la realizzazione abusiva. Anche qualora il manufatto risulti privo di titoli autorizzativi e insistente su suolo pubblico, l'amministrazione è tenuta a verificare in modo approfondito la posizione del soggetto a cui viene contestata la responsabilità, non potendo desumerla automaticamente dalla mera occupazione o utilizzo del bene. Ove risulti che il manufatto abbia una risalente edificazione, anteriore all'occupazione da parte del soggetto destinatario dell'ordine di demolizione, e manchi la prova della sua diretta responsabilità nella realizzazione abusiva, l'ordine di demolizione deve essere annullato per difetto di motivazione e di istruttoria. Il principio di legalità e di buon andamento dell'azione amministrativa impongono infatti all'amministrazione di accertare con rigore la sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto per l'adozione di un provvedimento demolitorio, non potendo questo fondarsi su mere presunzioni o sull'automatica imputazione della responsabilità in capo al soggetto che occupa o utilizza il manufatto abusivo. L'annullamento dell'ordine di demolizione comporta la condanna dell'amministrazione al rimborso delle spese legali sostenute dal destinatario del provvedimento, in applicazione del principio della soccombenza.

Sentenza completa

N. 04166/2012
REG.RIC.

N. 05747/2012 REG.PROV.COLL.

N. 04166/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 4166 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, v.le Opita Oppio, 65;

contro

Roma Capitale (((omissis))^), rappresentato e difeso per legge dall'((omissis)), domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 375 del 15.3.12 prot.n. cf 18494 con la quale è stata ingiunta la demolizione delle opere abusive realizzate.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di co…

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