Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26150 del 3 luglio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:26150PEN

Massima

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La contestazione della circostanza aggravante del furto di un bene destinato a pubblico servizio, ai sensi dell'art. 625, comma 1, n. 7, cod. pen., non richiede la formale indicazione della norma di legge che la prevede, essendo sufficiente una formulazione dell'imputazione che descriva in modo chiaro e preciso gli elementi di fatto idonei a integrare tale fattispecie aggravata, in modo da consentire all'imputato di comprenderne il contenuto e di esercitare adeguatamente il proprio diritto di difesa. Ciò in quanto l'aggravante in questione contiene elementi valutativi, richiedendo un apprezzamento circa la concreta destinazione del bene sottratto al soddisfacimento di un interesse collettivo, che può essere reso manifesto anche attraverso l'utilizzo di espressioni evocative del dato fattuale, senza necessità di una contestazione formale della norma. Pertanto, la mancata contestazione iniziale di tale aggravante non preclude al pubblico ministero di provvedervi successivamente, anche in caso di sopravvenuta modifica del regime di procedibilità del reato, in quanto tale facoltà costituisce diretta espressione del principio di obbligatorietà dell'azione penale, che non ammette decadenze o limitazioni, e non può essere preclusa dalla declaratoria di improcedibilità per difetto di querela, pronunciata in violazione dell'art. 129 cod. proc. pen.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. GUARDIANO Alfredo - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. MUSCARELLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Relatore

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto dal
Procuratore generale presso la Corte d'appello di Catania,
nel procedimento a carico di:
Pr.Fr. nata a C il (Omissis);
avverso la sentenza del 4 ottobre 2023 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Pr.Fr. è stata tratta a giudizio per rispondere del reato di furto aggravato (ai sen…

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