Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8324 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:8324SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il diniego di permesso di costruire, afferma che il permesso di costruire deve essere rilasciato in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici e della disciplina urbanistico-edilizia vigente al momento del rilascio, in applicazione del principio del "tempus regit actum". Pertanto, l'amministrazione comunale è tenuta a valutare la conformità dell'intervento proposto alle norme del Piano Regolatore Generale vigente al momento della decisione, anche se sopravvenuto rispetto alla data di presentazione della domanda. L'applicazione della normativa antecedente al PRG vigente non è giustificata, in quanto la variante al progetto originario presentata dal ricorrente prevedeva un aumento di volumetria, rendendo inapplicabile la disciplina transitoria prevista per le sole varianti senza incremento di superficie utile e volumetria. Inoltre, la durata del procedimento non è imputabile a ritardi dell'amministrazione, ma alle successive modifiche progettuali richieste dal ricorrente, che hanno comportato la necessità di adeguare le istruttorie alle sopravvenute istanze dell'interessato. Pertanto, il ricorso è infondato e deve essere respinto, con condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese di giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/05/2023

N. 08324/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00533/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 533 del 2014, proposto da
((omissis)) e, per esso, i suoi eredi ((omissis)), ((omissis)) e CROCEFISSA MESSANA con domicilio digitale presso gli indirizzi di posta elettronica certificata, come risultanti dai registri di giustizia, degli avvocati ((omissis)) ed ((omissis)) che li rappresentano e difendono nel presente giudizio

contro

ROMA CAPITALE, in persona del Sindaco p.t., con domicilio digitale presso l’indirizzo di posta elettronica certificata, come risultante dai registri di giustizia, dell’avv. ((omissis)) che la rappresenta e difende nel presente giudizio

per l'annullamento

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