Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23829 del 29 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:23829PEN

Massima

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Il reato di truffa si configura quando l'agente, mediante artifici o raggiri, induce in errore la persona offesa, determinandone l'erronea rappresentazione della realtà e inducendola a compiere un atto di disposizione patrimoniale dannoso per sé e vantaggioso per l'agente. L'elemento oggettivo del reato sussiste anche quando l'agente, pur non essendo il proprietario del bene, ne attesta falsamente la disponibilità, creando un'apparenza di regolarità della vendita idonea a rassicurare l'acquirente ignaro, al fine di agevolare il progetto truffaldino di un terzo. L'elemento soggettivo del dolo è integrato dalla consapevolezza dell'agente di partecipare a un'operazione artificiosa e ingannevole, volta a indurre in errore l'acquirente, anche se non ne è l'ideatore principale. Pertanto, il reato di truffa è configurabile a carico dell'intermediario che, pur non essendo il proprietario del bene, ne attesta falsamente la disponibilità, creando un'apparenza di regolarità della vendita idonea a rassicurare l'acquirente ignaro, al fine di agevolare il progetto truffaldino di un terzo, di cui è consapevole. L'elemento oggettivo del reato di appropriazione indebita sussiste quando l'agente, pur avendo ricevuto il bene in consegna per uno specifico scopo, lo utilizza per finalità diverse, senza il consenso del proprietario. Il reato di calunnia si configura quando l'agente attribuisce falsamente a un soggetto la commissione di un reato, creando le condizioni per l'avvio di un procedimento penale a suo carico, anche se non ne è l'ideatore principale. La prescrizione del reato non impedisce la pronuncia di una sentenza di condanna per la responsabilità civile, qualora siano accertati i presupposti della responsabilità aquiliana dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/10/2017 della Corte di appello di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito l'avv. (OMISSIS) per la parte civile (OMISSIS), che si riporta…

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