Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11927 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:11927SENT

Massima

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Il vincolo architettonico di cui al D.M. del 27/09/1958, gravante sull'area in cui insiste l'abuso edilizio oggetto di istanza di condono, deve essere adeguatamente descritto e circoscritto nell'ambito del provvedimento amministrativo che ne dispone il rigetto, in modo da consentire la ricostruzione dei suoi contenuti prescrittivi e della sua esatta imputazione all'immobile interessato. In mancanza di una chiara e puntuale indicazione del vincolo, il provvedimento di reiezione dell'istanza di condono è affetto da difetto di motivazione e di istruttoria, non essendo possibile verificare la sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto posti a fondamento del diniego. Inoltre, l'integrazione postuma della motivazione attraverso atti difensivi o documenti successivi all'adozione del provvedimento impugnato non è ammissibile, dovendo la motivazione precedere e non seguire l'atto amministrativo. Ciò anche in considerazione del fatto che, in area vincolata, gli abusi edilizi maggiori, comportanti nuova volumetria e superficie, sono in ogni caso preclusi alla sanatoria, a prescindere dalla loro classificazione tipologica, sicché l'Amministrazione non è tenuta ad acquisire il parere dell'autorità preposta alla tutela del vincolo, essendo la decisione reiettiva vincolata per legge. La domanda risarcitoria è invece infondata, non potendosi allo stato concludere positivamente sulla spettanza del bene della vita leso, ossia la condonabilità dell'opera, in assenza della conferma dell'esistenza preclusiva del vincolo.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/06/2024

N. 11927/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00741/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 741 del 2017, proposto da Scea S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio fisico eletto presso il suo studio in Roma, alla via Gregorio VII n.186, e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio fisico eletto presso l’Avvocatura capitolina in Roma, alla via del Tempio di Giove n. 21, e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l…

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