Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26864 del 12 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:26864PEN

Massima

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L'abuso di relazioni di prestazione d'opera, quale circostanza aggravante prevista dall'art. 61, comma 1, n. 11 c.p., ricorre non solo nell'ipotesi di rapporto di lavoro, ma in tutti i casi in cui sussista un obbligo di facere che instauri tra le parti un rapporto di fiducia, idoneo ad agevolare la commissione del reato, a prescindere dal titolo, oneroso o gratuito, della prestazione. Pertanto, la gratuità del servizio prestato dall'imputato non esclude l'applicabilità di tale aggravante, la cui ratio è quella di sanzionare l'abuso della posizione di affidamento e di fiducia, indipendentemente dalla natura onerosa o gratuita del rapporto. Inoltre, in tema di impugnazioni, è inammissibile per carenza di interesse il ricorso per cassazione avverso la sentenza di secondo grado che non abbia preso in considerazione un motivo di appello manifestamente infondato, in quanto l'eventuale accoglimento della doglianza non sortirebbe alcun esito favorevole in sede di giudizio di rinvio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PAOLA Sergio - Presidente

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PACILLI G. A. R. - rel. Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3461/2020, emessa dalla Corte d'Appello di Torino il 23 settembre 2020;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita nell'udienza del 20 aprile 2022 la relazione fatta dal ((omissis));
Letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale in persona di ((omissis)), che ha concluso chiedendo di dichiarare l'inammissibilita' del ricorso;
Letta la memoria depositata dal difensore del ricorrente, che ha chiesto…

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