Il giudice amministrativo, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, può nominare un commissario ad acta per sostituirsi all'amministrazione inadempiente nell'esercizio dei poteri di vigilanza e repressione degli abusi edilizi, al fine di assicurare l'esecuzione di una precedente sentenza che abbia accertato l'obbligo dell'amministrazione di provvedere sulle istanze dei ricorrenti. Il commissario ad acta, individuato nel dirigente generale dell'area urbanistica della Provincia o in un funzionario delegato, è tenuto a provvedere entro un termine perentorio, con la condanna dell'amministrazione inadempiente al pagamento delle spese di giudizio. Tale rimedio straordinario, previsto dall'art. 117 del d.lgs. n. 104/2010, mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale e l'adempimento degli obblighi derivanti da una pronuncia giudiziale, superando l'inerzia o il rifiuto dell'amministrazione di dare esecuzione alla sentenza. La nomina del commissario ad acta rappresenta uno strumento di coercizione indiretta volto a indurre l'amministrazione a conformarsi all'ordine giudiziale, assicurando così l'attuazione del principio di legalità e il rispetto del giudicato.