Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34932 del 13 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:34932PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel controllo della motivazione di un provvedimento cautelare, non deve stabilire se la decisione di merito proponga la migliore ricostruzione possibile dei fatti né condividerne la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile quando le doglianze proposte attengono al merito della decisione impugnata, congruamente giustificata, senza indicare la correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione e quelle poste a fondamento dell'atto di impugnazione. Inoltre, in tema di esigenze cautelari, il pericolo di reiterazione del reato può essere desunto dai criteri stabiliti dall'art. 133 c.p., tra i quali sono ricompresi le modalità e la gravità del fatto, sicché non deve essere considerato il tipo di reato o una sua ipotetica gravità, ma devono essere valutate situazioni correlate con i fatti del procedimento ed inerenti ad elementi sintomatici della pericolosità dell'indagato, come i precedenti penali e le specifiche modalità e circostanze del fatto. Pertanto, il giudice deve porre particolare attenzione ai dati riguardanti i precedenti penali del soggetto, stante l'alta significazione, a tale fine, della recidiva nel reato, e deve altresì tenere conto delle specifiche modalità e delle circostanze del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. IASILLO Adria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore del (OMISSIS) (n. il (OMISSIS)) e di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso l'ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Messina, in data 31/01/2013;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Udito l'Avvocato (OMISSIS), quale difensore del (OMISSIS) e di (OMISSIS) - …

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