Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24898 del 21 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:24898PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato di ingiuria, è tenuto a motivare adeguatamente in ordine all'eventuale applicazione delle circostanze attenuanti generiche e dell'esimente della provocazione, qualora ritualmente richieste dall'imputato. L'omessa motivazione su tali profili integra un vizio di legittimità della sentenza, che deve essere annullata con rinvio per il nuovo esame. Il giudice di merito, infatti, deve esaminare e valutare tutte le richieste difensive, fornendo una congrua e logica motivazione in ordine all'accoglimento o al rigetto delle stesse, in ossequio ai principi di terzietà e imparzialità che informano l'esercizio della funzione giurisdizionale. L'obbligo di motivazione, quale corollario del diritto di difesa e del giusto processo, impone al giudice di rendere conto in modo esaustivo delle ragioni poste a fondamento delle proprie determinazioni, al fine di consentire il controllo di legittimità della decisione da parte del giudice di legittimità. La mancata motivazione su profili rilevanti della vicenda processuale, come l'applicazione di circostanze attenuanti o di cause di giustificazione, determina pertanto l'annullamento della sentenza per vizio di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 8.7.2010 da:

avv. ((omissis)), difensore di CA. Gi. nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del Tribunale di Vercelli del 20 aprile 2010.

Sentita la relazione del consigliere dr. ((omissis)) BRUNO.

Sentite le conclusioni del P.G. in sede, in persona del Sostituto dr. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;

Sentito, altresi', l'avv. ((omissis)) che ne ha chiesto, invece, l'accoglim…

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