Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41945 del 5 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:41945PEN

Massima

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Il terzo interessato in un procedimento di prevenzione patrimoniale non può proporre personalmente ricorso per cassazione, ma deve farlo attraverso un difensore munito di procura speciale alle liti, ai sensi dell'art. 100 c.p.p., anche qualora la procura non contenga espresso riferimento al potere di interporre detto gravame, purché l'univoca manifestazione di volontà della parte di attribuire tale potere possa desumersi dall'interpretazione del mandato. Il ricorso proposto personalmente dal terzo interessato è pertanto dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, valutato il contenuto dei motivi e in difetto della ipotesi di esclusione di colpa nella proposizione dell'impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 46/2012 TRIBUNALE di TRAPANI, del 01/10/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PALMA TALERICO;
lette le conclusioni del PG Dott. FILIPPI Paola, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di giustizia in favore della Cassa delle ammenda.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto dell'1 ottobre 2014, il Tribunale di Trapani disponeva la m…

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