Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13930 del 7 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:13930PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel confermare l'ordinanza cautelare emessa nei confronti di soggetti indagati per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, afferma che: La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso non richiede una puntuale dimostrazione della concreta attualità e della specifica pericolosità sociale del singolo indagato, essendo tali requisiti immanenti e presunti nella verifica della ragionevole probabilità di colpevolezza per il delitto associativo di stampo mafioso. Pertanto, una volta accertata la gravità indiziaria in relazione al reato di associazione mafiosa, l'onere motivazionale del giudice in ordine al riconoscimento delle esigenze cautelari e all'adeguatezza della misura carceraria risulta significativamente attenuato, non essendo necessaria la dimostrazione della concreta attualità del pericolo di reiterazione del reato o di altri gravi indizi. Tale presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per i delitti di criminalità organizzata, non risulta incisa dalla recente modifica normativa (L. n. 47/2015) che ha introdotto il requisito dell'attualità e della concretezza del pericolo di reiterazione, in quanto tali attributi sono già immanenti e presunti nell'accertamento della gravità indiziaria per il reato associativo di stampo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 5238/2015 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 09/10/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRA RECCHIONE;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che conclude per la inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che si riporta ai motivi di ricorso chiedendone l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Napoli, sezione per il ries…

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