Cassazione penale Sez. III sentenza n. 29627 del 2 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:29627PEN

Massima

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Il concorso nel reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ex art. 74 D.P.R. n. 309/1990 richiede, dal punto di vista oggettivo e soggettivo, una stabilità di rapporti con l'organizzazione criminale, non ravvisabile nel caso di un episodico coinvolgimento in singole operazioni di spaccio o di trasporto della droga, essendo necessaria la dimostrazione di un effettivo inserimento del soggetto nella struttura organizzativa, con assunzione di un ruolo stabile e continuativo. Pertanto, la mera partecipazione a singoli episodi di cessione o acquisto di stupefacenti, pur se in concorso con altri membri dell'associazione, non è sufficiente a integrare il reato associativo, dovendo invece emergere elementi probatori che comprovino l'effettiva adesione del soggetto alla struttura organizzativa, la sua consapevolezza di far parte di un'associazione criminale e il suo contributo alla realizzazione dei fini illeciti della stessa. Inoltre, la disponibilità di beni o mezzi da parte del singolo imputato, in assenza di un effettivo vincolo associativo, non è di per sé sufficiente a dimostrare la sua partecipazione all'associazione, essendo necessario accertare il concreto inserimento del soggetto nella struttura organizzativa e il suo apporto consapevole e volontario al perseguimento degli scopi illeciti del sodalizio. Infine, la mera detenzione di armi da parte di un singolo concorrente, senza che sia provato il loro utilizzo o la loro disponibilità per l'associazione, non integra l'aggravante di cui all'art. 74, comma 4, D.P.R. n. 309/1990, dovendo tale circostanza aggravante essere riferita all'intera organizzazione criminale e non al singolo partecipante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17-11-2016 della Corte di appello di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Fabio Zunica;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Perelli Simone, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito per il ricorrente (OMISSIS) l'avvocato (OMISSIS), che ha concluso per l'acc…

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