Il potere di pianificazione urbanistica ha carattere ampiamente discrezionale e non è condizionato dalle scelte operate con precedenti strumenti urbanistici. Il Comune, nel valutare la sussistenza dell'interesse pubblico al rilascio di un permesso di costruire in deroga alle previsioni dello strumento urbanistico, è legittimato a prendere in considerazione interessi pubblici attinenti alla pianificazione urbanistica e all'ambiente urbano, come l'incidenza dell'intervento sulla viabilità esistente, la volontà di rivitalizzare il tessuto urbano e di potenziare la fruibilità e la vivibilità dello stesso. Tali valutazioni discrezionali, se adeguatamente motivate, non si pongono in contrasto con le norme nazionali e comunitarie sulla libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi. Il silenzio-assenso non può formarsi sulla domanda di autorizzazione commerciale in assenza del presupposto della conformità urbanistica dell'intervento.