Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17477 del 29 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:17477PEN

Massima

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Il mancato rispetto del termine di notifica del decreto di citazione per il processo d'appello previsto dall'art. 601, comma 3, c.p.p. comporta la nullità della citazione e degli atti conseguenti, con conseguente annullamento della sentenza impugnata e rinvio ad altra sezione della Corte d'Appello per il nuovo giudizio. Il rispetto dei termini di notifica degli atti processuali costituisce un principio fondamentale del giusto processo, a garanzia del diritto di difesa dell'imputato, il quale deve poter disporre di un congruo lasso di tempo per predisporre adeguatamente la propria strategia difensiva. La nullità derivante dalla tardiva notifica del decreto di citazione in appello non è sanabile e deve essere rilevata d'ufficio dal giudice, in quanto attiene a un vizio di carattere assoluto che inficia irrimediabilmente la validità del procedimento. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta il termine di notifica previsto dalla legge non venga rispettato, a prescindere dalla concreta possibilità per l'imputato di esercitare effettivamente il proprio diritto di difesa. Pertanto, il giudice è tenuto ad annullare la sentenza impugnata e a disporre il rinvio del processo ad altra sezione competente, al fine di assicurare il pieno rispetto delle garanzie del giusto processo e del diritto di difesa dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TE. TH. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 03/04/2006 CORTE APPELLO di BOLOGNA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in Udienza pubblica la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOGLIOTTI MASSIMO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI CASOLA Carlo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con ricorso per Cassazione del 29/04/2006, TE. TH.…

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