Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19825 del 9 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:19825PEN

Massima

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Il giudizio di concessione delle misure alternative alla detenzione deve essere fondato su una valutazione complessiva della personalità del condannato, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti ai fini della prognosi di reinserimento sociale, quali il reato commesso, i precedenti penali, le pendenze processuali, le informazioni di polizia, la condotta carceraria, i risultati dell'indagine socio-familiare, l'assenza di nuove denunce, il ripudio delle condotte devianti del passato, l'adesione ai valori socialmente condivisi, l'attaccamento al contesto familiare, la congruità della condanna e le prospettive risocializzanti. La motivazione del provvedimento che nega la concessione di una misura alternativa deve esplicitare in modo dettagliato e puntuale le ragioni per le quali, sulla base di tali elementi, non è possibile formulare una prognosi positiva di reinserimento sociale, evitando valutazioni generiche o apparenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Anton - Rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza n. 1819/2016 del Tribunale di Sorveglianza di Salerno in data 23/05/2018;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
lette le conclusioni del Procuratore Generale, nella persona della Dott.ssa ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 23/05/2018 il Tribunale di Sorveglianza di Salerno…

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