Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 27449 del 6 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:27449PEN

Massima

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Il furto aggravato di beni mobili, anche di modico valore, integra il reato di cui agli artt. 624, 625 c.p. qualora sia commesso con modalità fraudolente, come l'utilizzo di una chiave per accedere al luogo in cui i beni si trovavano custoditi. L'elemento soggettivo del reato di furto sussiste al momento della sottrazione del bene, a prescindere da eventuali successivi comportamenti dell'imputato volti alla restituzione dello stesso. Il mancato riconoscimento dell'attenuante del danno di speciale tenuità è legittimo qualora il valore economico del bene sottratto non risulti irrilevante, mentre l'attenuante del risarcimento del danno non può essere concessa in caso di restituzione parziale del bene o di mancato integrale risarcimento del pregiudizio subito dalla parte offesa. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle circostanze aggravanti e attenuanti, purché la motivazione risulti logica e coerente con gli elementi di fatto accertati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. GALBIATI Ruggero - Consigliere

Dott. MAISANO Giulio - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BR. AL. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 08/10/2008 CORTE APPELLO di TRIESTE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAISANO GIULIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IANNELLI Mario, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con sentenza dell'8/10 - 21/10/2008 la Corte d'Appello d…

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