La sanzione amministrativa della chiusura temporanea di un esercizio commerciale, prevista dall'art. 5, comma 2, della legge n. 50 del 1994, non può essere applicata indiscriminatamente al nuovo titolare dell'esercizio, qualora sia intervenuto un mutamento della titolarità a seguito del rilascio di un nuovo titolo ampliativo in favore di un soggetto diverso da quello nei cui confronti era stata accertata l'infrazione. In tale ipotesi, infatti, viene meno il nesso di continuità tra il precedente e l'attuale titolare, sicché l'applicazione della sanzione risulterebbe ingiustificata e in contrasto con il principio di proporzionalità dell'azione amministrativa. L'Amministrazione, pertanto, prima di irrogare la sanzione, è tenuta a verificare attentamente la sussistenza di tale nesso di continuità, non potendo prescindere dalla valutazione delle specifiche circostanze del caso concreto, come l'eventuale intervento di un "factum principis" che abbia determinato il mutamento della titolarità. Solo ove sia accertato il perdurare del medesimo centro di imputazione soggettiva, la sanzione potrà trovare applicazione anche nei confronti del nuovo titolare, al fine di evitare facili elusioni della legge attraverso il mero trasferimento della titolarità dell'esercizio.