Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29448 del 20 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:29448PEN

Massima

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L'impugnazione proposta dall'imputato contro la sentenza di condanna del giudice di pace, che lo abbia condannato a una pena pecuniaria e al risarcimento del danno in favore della parte civile, deve essere qualificata come appello anche quando non risulti espressamente impugnato il capo relativo alla condanna al risarcimento del danno, in quanto nel procedimento davanti al giudice di pace l'impugnazione dell'imputato contro la pronuncia di condanna penale estende i suoi effetti alle statuizioni civili dipendenti dalla condanna. Pertanto, il tribunale adito per il giudizio di appello deve esaminare nel merito sia le censure relative alla valutazione della prova penale, sia quelle attinenti alle statuizioni civili, senza poter dichiarare l'inammissibilità dell'impugnazione per mancata espressa impugnazione del capo civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GI. GI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 28/09/2005 TRIBUNALE di TERNI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. DIDONE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni che ha concluso per l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata e trasmissione atti al Giudice di secondo grado.

MOTIVI DEL…

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