Il sindaco, quale rappresentante della comunità locale, può disporre con atto motivato, in via permanente o per situazioni contingenti, limitazioni agli orari di apertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande per ragioni di ordine e sicurezza pubblica o comunque di interesse pubblico, al di fuori delle ordinarie procedure previste per l'esercizio di tale attività. Tale potere, attribuito al sindaco dall'art. 20 della legge regionale n. 29 del 2007, è distinto e ulteriore rispetto a quello di adottare ordinanze contingibili e urgenti ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. n. 267 del 2000, e non può essere esercitato da altri organi o funzionari comunali, neppure se dotati di idonee deleghe di funzioni dirigenziali. L'adozione di un provvedimento di limitazione dell'orario di apertura di un pubblico esercizio, motivato dalla necessità di garantire la vivibilità e la quiete pubblica in una zona interessata da una grave situazione di disagio e pregiudizio per la qualità della vita dei residenti, rientra pertanto nella competenza esclusiva del sindaco, ai sensi della citata normativa regionale, e non può essere adottato da un funzionario comunale, neppure di alta specializzazione, in assenza di espressa delega di funzioni.