Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 16569 del 29 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:16569PEN

Massima

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L'aggravante della pubblica fede sussiste anche quando le cautele adottate per proteggere il bene sottratto, pur essendo state poste in essere, risultano inidonee a eliminare il pubblico affidamento sulla sicurezza del bene esposto, in ragione della loro limitata efficacia. Ai fini della concessione dell'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, il giudice deve valutare non solo il valore del bene sottratto, ma anche l'entità complessiva del pregiudizio arrecato alla persona offesa, tenendo conto di tutti i danni subiti, anche accessori, come quelli derivanti dalla rottura di dispositivi di protezione utilizzati per custodire il bene. La valutazione dell'entità del danno, essendo una questione di fatto, è riservata al giudice di merito e non può essere sindacata in sede di legittimità, se la relativa motivazione è esente da vizi logico-giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Maria Francesco - Presidente

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. CENCI Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/04/2021 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere EMANUELE DI SALVO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa TASSONE Kate, che ha concluso chiedendo.
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore.
Nessun avvocato presente.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS…

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