Consiglio di Stato sentenza n. 6063 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:6063SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego di autorizzazione paesaggistica per la realizzazione di una struttura precaria amovibile destinata a chiosco bar è legittimo quando risulta adeguatamente motivato e supportato da una approfondita istruttoria, anche in relazione al rispetto delle necessarie distanze, e non può essere annullato per meri vizi formali o istruttori, salvo che questi non siano tali da inficiare la correttezza e la congruità della decisione finale. Tuttavia, la sopravvenienza di un nuovo progetto, diverso da quello originariamente oggetto di diniego, comporta l'improcedibilità del ricorso proposto avverso il precedente provvedimento, in quanto il nuovo progetto è soggetto a nuova autonoma valutazione da parte della pubblica amministrazione, con conseguente formazione di nuovi atti impugnabili. La massima giuridica sintetizza i seguenti principi: 1. Il provvedimento di diniego di autorizzazione paesaggistica è legittimo se adeguatamente motivato e supportato da approfondita istruttoria, anche in relazione al rispetto delle distanze. 2. I meri vizi formali o istruttori non inficiano la legittimità del provvedimento finale se questo risulta comunque corretto e congruo. 3. La sopravvenienza di un nuovo progetto, diverso da quello originariamente oggetto di diniego, comporta l'improcedibilità del ricorso proposto avverso il precedente provvedimento, in quanto il nuovo progetto è soggetto a nuova autonoma valutazione da parte della P.A. 4. Il nuovo progetto e i relativi nuovi atti di diniego costituiscono una nuova fattispecie autonomamente impugnabile. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/10/2020

N. 06063/2020REG.PROV.COLL.

N. 08909/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8909 del 2019, proposto da
Ministero per i Beni e Le Attivita' Culturali, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

contro

Zuma S.r.l., rappresentato e difeso dagli avvocati Danilo Lorenzo, Gaetano Messuti, Gianluigi Pellegrino, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Comune Di Porto Cesareo non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza breve del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia sezione staccata di Lecce (Sezione P…

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