La sanabilità di opere edilizie abusive realizzate in assenza di titolo autorizzativo è subordinata al requisito dell'ultimazione delle stesse entro il 31 marzo 2003, intendendosi per ultimazione l'esecuzione del rustico in tutte le sue strutture essenziali, ivi comprese le tamponature perimetrali, in quanto determinanti per stabilire la volumetria e la sagoma esterna del manufatto. L'onere di provare il completamento funzionale dell'intervento abusivo alla predetta data ultima per beneficiare del condono edilizio grava sull'interessato, il quale deve fornire idonei riscontri documentali, anche di natura indiziaria purché altamente probanti, non essendo sufficiente la mera dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà. Pertanto, ove l'amministrazione comunale accerti, anche mediante indagini delegate all'autorità giudiziaria, che alla data di riferimento il manufatto non risultava ultimato nelle sue strutture essenziali, il provvedimento di rigetto della richiesta di sanatoria edilizia è legittimo.