Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 977 del 2023

ECLI:IT:TARCT:2023:977SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'Amministrazione che, a seguito di una dichiarazione di pubblica utilità, abbia occupato un bene immobile senza adottare il prescritto decreto di esproprio, ha l'obbligo giuridico di far venir meno l'occupazione sine titulo e di adeguare la situazione di fatto a quella di diritto, restituendo l'immobile al legittimo titolare dopo aver demolito quanto ivi realizzato, atteso che la realizzazione dell'opera pubblica sul fondo illegittimamente occupato costituisce un mero fatto, non in grado di assurgere a titolo dell'acquisto e come tale inidoneo a determinare il trasferimento della proprietà, in quanto tale trasferimento può dipendere solo da un formale atto di acquisizione dell'Amministrazione. In alternativa, l'Amministrazione può procedere all'acquisizione del bene ai sensi dell'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001, con il connesso pagamento degli importi previsti dalla disposizione indicata, fermo restando che ogni controversia relativa alla determinazione e corresponsione dell'indennizzo è devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario. L'Amministrazione deve determinarsi in ordine alla restituzione o all'acquisizione del bene entro sessanta giorni dalla comunicazione della decisione e, in caso di acquisizione, il relativo provvedimento deve essere tempestivamente notificato ai proprietari, trascritto presso la conservatoria dei registri immobiliari e comunicato alla Corte dei Conti. È fatta salva ogni altra ipotesi di acquisto legittimo del bene da parte dell'Amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/03/2023

N. 00977/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01966/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1966 del 2021, proposto da
Salvatore Luigi Tomasello e Antonio Tomasello, rappresentati e difesi dagli avvocati Maria Pia Abate e Maria Luisa La Rosa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Ragalna, non costituito in giudizio;

per l’accoglimento

delle seguenti domande: a) accertarsi la sopravvenuta inefficacia, anche in via incidentale, della dichiarazione di pubblica utilità resa con deliberazione di Giunta del Comune di Ragalna n. 537 del 18 ottobre 1991, confermata con deliberazione di Giunta n. 198 in data 11 giugno 1…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.