Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46015 del 6 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:46015PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere legittimamente applicata a soggetti indiziati di appartenenza ad associazioni di stampo mafioso sulla base di elementi indiziari e probatori acquisiti anche in procedimenti penali non definitivi, senza che sia necessaria la prova della partecipazione al sodalizio criminoso secondo i rigorosi canoni previsti per l'accertamento della responsabilità penale. Il giudizio di pericolosità sociale attuale del proposto può fondarsi su dichiarazioni accusatorie rese da collaboratori di giustizia, purché dotate di adeguati riscontri, nonché su provvedimenti giudiziari cautelari o non definitivi, senza che rilevi l'eventuale successiva pronuncia di assoluzione in sede penale. La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può colpire i beni di cui il soggetto sottoposto alla misura personale non sia in grado di giustificare la legittima provenienza, in quanto si presume, in assenza di prova contraria, che gli stessi siano frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego, anche se risalenti nel tempo e precedenti all'accertata appartenenza del proposto all'associazione criminale. Tale presunzione opera anche nei confronti dei beni intestati a terzi, in particolare ai prossimi congiunti, qualora non venga fornita la prova della loro autonoma e lecita acquisizione. Il principio del ne bis in idem non osta alla confisca di prevenzione di beni già oggetto di un precedente provvedimento di sequestro e restituzione, ove siano sopravvenuti nuovi elementi di valutazione della pericolosità del soggetto e della illiceità della loro provenienza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 64/2011 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 08/11/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso di (OMISSIS) e la declaratoria di inammissibilita' del ricorso di (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto in data 8.11.2012 la Corte d'Appello di Nap…

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