Tribunale Amministrativo Regionale Basilicata - Potenza sentenza n. 367 del 2011

ECLI:IT:TARBAS:2011:367SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca di una concessione di occupazione di suolo pubblico, che incide su posizioni giuridiche consolidate del privato, deve essere adeguatamente motivato non solo in relazione ai motivi di interesse pubblico che lo giustificano, ma anche tenendo conto dell'affidamento ingenerato nel destinatario dell'atto da revocare, soprattutto quando l'uso dell'area è autorizzato da lungo tempo e non risultano negligenze o rilievi sull'utilizzo da parte dell'Amministrazione. In assenza di tali presupposti e di una previa comunicazione dell'avvio del procedimento, il provvedimento di revoca è illegittimo per violazione del principio del contraddittorio e del giusto procedimento di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990.

Sentenza completa

N. 00356/2010
REG.RIC.

N. 00367/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00356/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 356 del 2010, proposto da:
Antonio Schiavone e Maria Giovanna Cartoscella, rappresentati e difesi dall'avv. Michelangelo Bonelli, con domicilio eletto presso Francesco Canzoniero Avv. in Potenza, via Pretoria, 54;

contro

Comune di Grassano in Persona del Sindaco P.T.;

e con l'intervento di

ad opponendum:
Maria Laura Dartizio, rappresentata e difesa dagli avv. Francesco Antonio Auletta e Andrea Auletta, con domicilio eletto presso Vincenzo Pascale in Potenza, viale Marconi, 167;

per l'annullamento

della revoca concessione occupazione suolo.

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